Associazione IDEA E.T.S. Alessandria

Non esistono grandi uomini ma grandi idee

Palaferraris

L’addio a Paolo Berta al Palaferraris, un saluto commosso con un minuto di silenzio prima della sfida Derthona basket e Pesaro. 

Ciao Paolo

L’associazione IDEA oggi piange la perdita del suo papà. Paolo, la nostra guida, la persona a cui ci siamo affidati per tanti anni, è venuto a mancare questa mattina.
La sua gentilezza, la sua compassione, il suo straordinario modo di vedere il mondo e di non arrendersi mai, resteranno impressi nel nostro cuore.
Il mondo sarà un posto più buio senza la sua Luce.
Tutti noi ci stringiamo attorno alla famiglia, amici, e conoscenti che piangono la straordinaria persona che era.
La tua creatura, l’associazione IDEA, vivrà per sempre nello spirito che ci hai insegnato. Sempre pensando al Bene del prossimo, come hai fatto tu in questi anni.
 

Vandalismo

Il Direttivo Associazione IDEA

Non sappiamo quale sia il messaggio, e se c’è un messaggio (speriamo di no). Ma se ci fosse, dimostrerebbe quanto ci sia ancora da lavorare affinché le persone rispettino prima di tutto il significato che un veicolo come questo ha per le centinaia di persone che all’anno lo utilizzano per recarsi in ospedale, o per piccoli momenti di relax e stacco da una realtà che a volte è difficile da sostenere.
Non è solo un vetro rotto, né solo un eventuale attacco alla nostra associazione, o alle persone con disabilità. È soprattutto uno sfregio, l’ennesimo, alla nostra ricerca per la libertà e autonomia.
Chi ha fatto questo, oggi potrà ancora utilizzare la sua bici, auto, o le sue gambe per spostarsi in maniera quasi automatica, istintiva. Noi, invece dovremo, oltre pensare a come gestire la nostra vita come facciamo ogni giorno, pensare anche a come fare per recarci dove più ne abbiamo bisogno.
Noi, invece, ci fermiamo solo a riflettere quanto difficile sia ancora non solo vivere, ma addirittura sopravvivere.
– Il Direttivo IDEA

Anche noi abbiamo diritto alle vacanze

Anche noi abbiamo diritto alle vacanze! Questo è uno slogan che ci piacerebbe continuare a portare avanti e concretizzare. Avere un momento di svago per noi, e chi ci accudisce, è fondamentale. Non siamo solo la nostra disabilità, e il divertimento è anche un modo per imparare ad accettare, sperimentare, e sensibilizzare.
Sorriso, pace, relax, sono strumenti più preziosi e utili di qualsiasi altro nella lotta per il riconoscimento dei nostri diritti.
Pertanto, oggi abbiamo lasciato per qualche ora la nostra Alessandria, per concederci un gradevole incontro con la Presidente Antonella Pollino, della Fondazione Pio Lascito Nino Baglietto  che ha sede a Cogoleto da ormai un secolo. Persona squisitissima, la Presidente Pollino sta guidando la Fondazione nel presidio dei lavori di ristrutturazione di alcuni bellissimi appartamenti con vista mare, e ci ha chiesto una gradita collaborazione per evidenziare problematiche strutturali e soluzioni inclusive nella progettazione dei lavori.
Presto le casette che dispongono di camera da letto, bagno, cucina, e una magnifica terrazza, saranno alla portata di tutti e potranno ospitare chiunque si meriti un po’ di relax… Proprio come abbiamo fatto noi che ci siamo goduti una mozzafiato vista mare, celata appena da una misteriosa pineta.
 
 
E a proposito, la spiaggia situata a meno di un chilometro è attrezzata!
Abbiamo anche fatto sosta al ristorante “Il Volo dei Gabbiani”, a Varazze. Piatti squisiti, vista mozzafiato e grande accessibilità ci hanno fatto godere di un pranzo buonissimo e in ottima compagnia.
Siamo stati davvero onorati di compiere questo viaggio per offrire i nostri consigli, che sono stati apprezzati grandemente. Il sogno della Fondazione Baglietto, che è anche quello della nostra Associazione, è di creare un sistema che metta a fianco persone con disabilità e non attraverso attività piacevoli, e veramente inclusive.
Torneremo tra qualche mese per rincontrare ancora la Fondazione, e al ristorante con il gruppo di amici “Trenta Aprile”, nella speranza di inaugurare presto una piacevole collaborazione che si traduca in… Turismo per Tutti!
Non solo, se il messaggio di progettare il turismo in maniera inclusiva è stato recepito in Liguria, ci auguriamo che venga altrettanto sostenuto nella nostra Provincia di Alessandria.
Ringraziamo la Fondazione Baglietto per l’importante impegno in questo tema, per nulla scontato, e tutto l’elegante e professionale staff del ristorante.
Ringraziamo, poi, il nostro prezioso socio Denny che ha guidato il nostro pulmino, e la mitica Nidia per le belle risate… Con voi questa giornata è stata ancora più bella!
 
Ecco qual è il potere del bene, di potersi unire nonostante le distanze. Alla fine, ognuno di noi lotta contro gli stessi pregiudizi, le stesse difficoltà, per gli stessi sogni. Piemontesi, liguri, alessandrini, cogoletesi… Siamo tutti uniti per ottenere diritti che non siano solo nostri, ma di tutti!

Articolo del Segretario Associazione IDEA Valerio Vanin
 
 
 
 
 

La nostra avventura

 
di Valerio Vanin, Segretario IDEA.
 
Oggi vi proponiamo una raccolta di foto evidenziando alcune criticità che, vuoi per abitudine, vuoi per rassegnazione, ormai ci siamo abituati ad ignorare. Le proponiamo, però, come se fossero un film di Indiana Jones, perché di questo si tratta.
Ci sono quattro attori, in questa opera, che vogliamo teniate ben presente:
L’attore n.1 è una persona senza disabilità, ma che ha comunque le difficoltà di tutti.
L’attore n.2 è una persona cieca. Non può vedere gli ostacoli, non può prendere decisioni basate sulla complessità del traffico o dei marciapiedi.
L’attore n.3 usa una sedia a rotelle. Deve avere rampe libere e sufficiente spazio di passaggio sui marciapiedi.
L’attore n.4 usa le stampelle.
La nostra avventura parte da Via Schiavina. E per le difficoltà che si presentano, temiamo possa fermarsi già qui. C’erano paletti, dove ora ci sono monconi tagliati male e alti. Se non visti, espongono al rischio di tagliare gomme, suole delle scarpe, piante dei piedi e, per l’altezza di alcuni, anche i polpacci e caviglie. Non solo: siamo spesso obbligati ad esporci al traffico.
Superate le trappole, direzione Via Venezia; si tratta di un nodo cruciale del nostro esterno Centro cittadino, perché solo da qui possiamo dirigerci più velocemente al complesso ospedaliero che comprende il “Gardella” e l’Hospice “Il Gelso”, oltre che l’accesso secondario all’Ospedale Civile. Oppure possiamo tornare verso il Centro.
Via Venezia, comunque, è assediata da auto che rendono difficile il percorso dei mezzi di soccorso, che devono invece intervenire il più velocemente possibile; la pavimentazione irregolare risulta pericolosa a sedie a rotelle, stampelle, persone con equilibrio precario. Quando ghiaccia, si scivola facilmente.
Proseguendo, arriviamo a Via Santa Caterina da Siena. La Via dedicata alla nostra Patrona d’Italia ha accessi proibitivi, e marciapiedi inesistenti in angoli pericolosissimi. Mancano delle rampe sicure per il prosieguo del percorso.
Con grandissima fatica, giungiamo in Via Burgonzio, direzione Poliambulatorio Gardella, importante centro di analisi del sangue e urine. Tutte le persone vi si recano per assicurarsi prevenzione e controllo medico. Testimoniamo un percorso incredibilmente complicato, dovuto ad una asfaltatura mancante e una decisa pendenza verso l’esterno.
Immaginate di vivere questa situazione ogni giorno della vostra vita. Noi, lo facciamo sempre. E questo accade in ogni città d’Italia, un problema comune che condiziona migliaia e migliaia di persone. Progettare inclusivamente, però, non riguarda solo le persone con disabilità: riguarda tutti, perché tutti hanno il diritto di vivere una città sicura.
 
 
 

Associazionismo locale.

 
L’Associazione IDEA sta partecipando, in questi mesi assieme a importantissime personalità del mondo della sanità e associazionismo locale, ad un tavolo di confronto. L’obiettivo è, attraverso la collaborazione con i livelli istituzionali di sanità come ASL, ASO, ADI, Medici di Famiglia, IPAB, prevenire l’insorgere di problematiche che derivano da malattie croniche legate alla disabilità e che richiedono un accesso al Pronto Soccorso del tutto evitabile.
A memoria alessandrina, localmente nella nostra Provincia riteniamo che non si è mai ragionato sul tema prevenzione come si dovrebbe e, quindi, si richiede per questa Assemblea di sperimentare per essere capofila dell’attuazione di queste importantissime procedure. Per ora, il nostro campione di riferimento riguarda prevalentemente le patologie delle disabilità motorie, e qualora il progetto acquisisse sicurezza e integrazione in un sistema di routine medica, potremo estenderlo ad un intero mondo sterminato di problematiche.
Siamo ancora in una fase analitica, per comprendere le problematiche comuni di una determinata patologia e inserirle in un pacchetto di percorsi di cure e prevenzione comuni, prevedendo formazione per il personale ospedaliero e di supporto domiciliare alle problematiche maggiori legate agli ingressi in PS che possiamo prevenire: piaghe da decubito che si presentano anche dopo un ricovero ospedaliero, evacuazioni e cateterismi che possono provocare gravi infezioni, problemi respiratori. Riteniamo che queste problematiche possano essere prevenute direttamente a casa grazie ad una assistenza sempre più capillare, e in ospedale grazie a personale attento che disponga di una checklist da controllare di routine.
Ma il grande clima di collaborazione che abbiamo trovato a questo Tavolo, espressi nella persona del dott. Pacileo, ci fanno sperare che sia possibile regalare sempre più autonomia, che sia possibile evitare dolore, vergogna, senso di spaesamento e abbandono per tutti quelli che soffrono per problematiche che possiamo assolutamente prevenire.
La politica del rinvio, dell’addossare la colpa, deve lasciare il posto alla responsabilità e all’azione. C’è moltissimo lavoro da fare, tante criticità da analizzare e tante soluzioni da proporre e perfezionare. Ma dobbiamo iniziare ora per arrivare da qui a 10 anni ad avere un sistema di routine preventiva che raggiunga tutte queste persone.
Articolo del Segretario Associazione IDEA Valerio Vanin

Riabilitazione Unità Spinali

Giovedì 11 novembre 2021 l’Associazione IDEA si è incontrata con il Direttore Sanitario della Regione Piemonte, il dottor Mario Minola, e con altri esponenti delle associazioni di volontariato per disabili piemontesi che vogliono collaborare per il benessere comune, lanciando la posta in gioco di tutti i cittadini piemontesi. Abbiamo ottenuto un grande ascolto che ci auguriamo si tradurrà in azione per potenziare i nostri ospedali che ospitano le Unità Spinali.

Si tratta di importanti centri di cura, intervento, e riabilitazione. Vi transitano all’anno migliaia di pazienti, e tanti altri vi arriverebbero, se non dovessero curarsi fuori regione (ma con fondi regionali piemontesi) per il problema dei posti letto.

La nostra Associazione ha combattuto a lungo per ottenere la costituzione della Unità Spinale all’interno dell’Ospedale Borsalino, nei primi anni Duemila. All’epoca significava dare un forte segnale: non solo c’era una popolazione di persone con disabilità che stava pian piano venendo fuori da un forte stigma culturale, ma si stava anche accrescendo la conoscenza e consapevolezza scientifica attorno alle nostre esigenze mediche quanto personali.

I posti letto per quanto riguarda il Borsalino sono state ridotti del 32%, e stesse percentuali vengono riscontrate nel personale. Come rilevato in Regione Piemonte assieme al Dottor Minola, non vi è necessariamente un problema di bandi aperti, quanto di richiesta da parte del personale. Accade, poi, che vi sia una buona affluenza da parte di laureati da tutta Italia che, però, superato il concorso richiedono di poter essere trasferiti più vicino casa. La perdita di personale prezioso significa accesso alle cure limitato e discontinuo.

Combattere per il potenziamento delle nostre Unità Spinali, eccellenze piemontesi, significa prima di tutto confermare un grande valore della nostra Associazione: “agire per il bene di tutti”. Insieme, persone e istituzioni, siamo più forti.

Grazie a questo incontro, infatti, è stato possibile posizionare i primi mattoncini destinati ad un percorso a fianco delle persone con disabilità, o che hanno subìto traumi, lesioni, o stanno affrontando le conseguenze di una malattia invalidante.

Con medici e infermieri formati grazie alle nostre università, con apparecchiature e procedure specifiche, possiamo aiutare a garantire ai pazienti delle Unità Spinali non solo le cure necessarie, ma anche ad aiutare le persone ad affrontare insieme il dopo: la riabilitazione, le prospettive, le opportunità. 

Prima che in Italia si creasse questa consapevolezza le persone che avevano avuto gravi traumi spinali o cranici, come accaduto al nostro Presidente e fondatore, (anima e corpo di questi ottenimenti che celebriamo) e a centinaia di altre persone, dovevano sottoporsi a operazioni chirurgiche da parte di un personale medico che non aveva sufficienti conoscenze o percorsi clinici dedicati a noi; quasi tutti dovevano fare migliaia di chilometri e rivolgersi a centri ospedalieri esteri.

Ne derivano grandi disagi, ed esborsi di privati quanto di pubblici, e servizi interrotti e non sempre all’altezza.

Ancora oggi, nel 2021, la situazione pandemica e socio-lavorativa che abbiamo rilevato ed esposto al tavolo a cui abbiamo partecipato assieme al dottor Minola, è di forte ristagno per giovani laureati nel campo medico, così come di persone con disabilità che attendono di essere inseriti in percorsi di riabilitazione a trecentosessanta gradi.

Ma coadiuvati da tante associazioni piemontesi, siamo sicuri di riuscire a dare nuovo impulso politico oggi come allora verso le problematiche sanitarie che purtroppo non ci hanno abbandonato. Sosteniamo che sia arrivato il momento di ripartire: il COVID-19 ha segnalato gravi problematiche nell’apparato sanitario che se risolte possono andare a beneficio di tutti.

La parola d’ordine è quindi investire sulla salute e ricerca come grandi valori costituzionali, investire finalmente in una sanità regionale che sia completa, scientifica, attenta, e che promuova i suoi cittadini meritevoli, che intraprendono un percorso di studi per diventare medici e infermieri, nostri migliori amici e supportatori; ma anche investire finalmente sulle seconde occasioni, quelle che tutti noi abbiamo intrapreso con coraggio dopo i momenti più bui.   Articolo del Segretario Associazione IDEA Valerio Vanin

 

 

turismo-per-tutti

 
Articolo e foto di Valerio Vanin
 
 

Siamo stati accolti dalla popolazione ovigliese, una comunità che ha ben profonde nella storia risorgimentale attività di carattere sociale, come l’istituzione di diversi fondi per i bisognosi, che si sono intrecciate con il Comune di Alessandria.

Ne abbiamo recepito che la Storia non è fatta solo di guerre e oppressioni, di decisioni di re e Presidenti, ma anche di cittadini comuni al servizio del prossimo.

Ricevuti in Comune, abbiamo assistito al racconto del Dott. Ivaldi, ex Sindaco e memoria storica di Oviglio, delle origini del paese, il Municipio e il Castello, che ha riportato alla luce angoli di storia importantissima per il consolidarsi della nostra stessa nazione.

Il progetto TURISMO PER TUTTI è un progetto di carattere socioculturale condiviso da altre realtà associative della Provincia, cui noi membri dell’Associazione di Volontariato IDEA abbiamo fatto da apripista.

Si tratta di un progetto inclusivo, che mette fianco a fianco persone con disabilità e non, uniti per valorizzare i beni culturali e storici della provincia, spesso sconosciuti dai più, e difficilmente interessati dall’economia regionale e nazionale.
Crediamo che gli alessandrini non debbano necessariamente muoversi fuori dalla Provincia o dalla Regione per trascorrere del tempo fuori casa.

E si tratta anche di un modo per noi di uscire di casa, e urlare al mondo attraverso la valorizzazione culturale, che CI SIAMO. E che vogliamo svecchiarci dai pregiudizi che ci vedono interessati unicamente alla polemica dei parcheggi e della rampe, ma vogliamo costruire qualcosa di propositivo e insieme, per tutti.

Aprendoci allo scambio di cultura artistica con cultura disabile, i beni culturali possono tornare a vivere e le persone con disabilità sensibilizzare le istituzioni sulle nostre necessità sociali e turistiche. Ma c’è molto di più…

Aprire il turismo a tutti significa dare respiro a piccoli Comuni che hanno un grande tesoro da offrire. Significa sensibilizzare il potere amministrativo sulle vere ricchezze che non sono fatte di soli scambi economici.

Aprire il turismo a tutti significa promuovere un’integrazione efficace e felice con gli esercenti, che possono comprendere i benefici ora economici di adattare i loro locali al nostro ingresso, ora di benessere a lungo termine di persone che ricevono servizi e scelgono di investire in luoghi che spesso non hanno fondi a sufficienza per garantire scuole, servizi sanitari, e amministrativi.

Stiamo insegnando ai piccoli comuni che se valorizzano per tutti i loro beni, il loro ritorno sociale ed economico potrà essere ben investito nel futuro della loro stessa realtà comunale, destinata altrimenti a sparire assieme ad altri che nel corso degli ultimi 20 anni si sono purtroppo spopolati o accorpati a Comuni più grandi, perdendo la propria identità.

Quando abbiamo iniziato nei primi anni Duemila a pensarci, i tempi non erano maturi per recepire che il turismo è la vita di Comuni che non hanno altro.

Si trattava solo di avere la prova provata che era così per davvero. Con l’emergenza da Covid-19 ci si è resi conto che oltre l’industria, importantissima, si deve puntare anche al mondo dei servizi, insufficienti per garantire il benessere dei cittadini e di quei comuni che non hanno possibilità di crearlo unicamente dal settore secondario, e che però hanno una forza che aspetta solo di essere scoperta: la cultura.

 

Un pugno nello stomaco

UN PUGNO NELLO STOMACO ALLE PERSONE CON DISABILITA’

Nella lettera allegata vogliamo evidenziare l’enorme differenza di trattamento, da quello MERITATISSIMO e che ci inorgoglisce riservato a Bebe Vio, alle due foto, scattate casualmente in corso Roma ad Alessandria, della signora che ha atteso fuori dal negozio, da sola, che la sua assistente ed il cane entrassero per fare la spesa. Inoltre da qualche anno sono state allestite numerose aree cani, dove i nostri amici a quattro zampe possono espletare i loro bisogni. Non essendoci neanche un servizio igienico pubblico in città, noi dove andiamo? E dove possono andare le persone con disabilità che vogliono venire a visitare la nostra città? Chiediamo di avere gli stessi diritti e attenzioni dei cani !

Paolo Berta Presidente associazione IDEA Cell. 340-8322033  https://paoloberta.altervista.org/

Qui aggiungo due articoli pertinenti pubblicati su RadioGold

Barriere architettoniche, Berta: “Nulla contro i cani ma le persone con disabilità vogliono gli stessi diritti”

https://radiogold.it/cronaca/291711-barriere-architettoniche-disabilita-alessandria-ostacoli-associazione-idea/

Negozi e barriere architettoniche: “I cani hanno più diritti”

https://radiogold.it/cronaca/291570-barriere-architettoniche-alessandria-diritti/

 

Associazione IDEA compie 30 anni

Idea Onlus, 30 anni e 100 progetti per le persone con disabilità: “E ora un turismo più accessibile”

ALESSANDRIA – Dal 1990 è a fianco delle persone con disabilità, con oltre 100 progetti promossi. Questo sabato l’associazione Idea Onlus di Alessandria ha spento le sue prime 30 candeline. Il prossimo obiettivo sarà favorire un turismo accessibile a tutti, una iniziativa già approvata dalla Provincia e volta a rilanciare le visite e il commercio locale, garantendo gli standard di accoglienza alle persone con disabilità, agli anziani e alle famiglie con bambini. Le parole del presidente Paolo Berta e del segretario Valerio Vanin. 

Leggi l’articolo e guarda il video su RadioGold

Questo video sotto è una ripresa indipendente.

”L’ Associazione Idea” di Alessandria compie 30 anni.

Video TeleCityNews24

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